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Cantieri Comuni

Cliente | Cidas coop Bologna

Progetto | Processo di co-progettazione con i bambini delle scuole elementari e medie

Anno | 2019

Appunti di progetto | “Siate realisti: chiedete l’impossibile” Albert Camus

Quando siamo stati chiamati per realizzare il marchio di Cantieri Comuni e ci ha spiegato che il progetto aveva come obiettivo quello di combattere la povertà educativa portando nuove competenze dentro le scuole medie, noi che siamo progettisti ma anche formatori abbiamo proposto di trasformare il nostro impegno di progettazione in alcuni laboratori dove raccontare ai ragazzi come si progetta un marchio, e realizzarlo assieme a loro. L’esperienza è stata straordinaria, si è articolata in appuntamenti di quattro ore, due delle quali di lezione frontale interattiva, dove davamo ai ragazzi rudimenti di educazione visiva e di grammatica della visione. Con questi pochi elementi e il loro grande entusiasmo abbiamo passato le ore successive a pensare per immagini, tutti assieme. Come studio abbiamo progettato la “matrice grafica” di un monogramma che includesse le due C, disegnate in modo tale da trasmettere il significato, per noi primario, di questo progetto e cioè la relazione tra le parti. Quando due soggetti, rappresentati dalle due C, entrano in relazione generano qualcosa di nuovo, di concreto e di solido. L’insieme è più della somma delle parti.

Abbiamo portato ai ragazzi la matrice dicendo loro di farci quello che volevano: colorarla, tagliarla, incollarla… senza limite di pensiero e di tecnica. Il risultato è una quantità incredibile di rivisitazioni che tutte assieme andranno a comporre quella che tecnicamente si definisce identità visiva dinamica, cioè non un solo marchio ma tantissime varianti che hanno in comune la stessa origine. Un progetto che si basa sul coordinamento tra le differenze.

Per noi, in questa occasione, il progetto grafico è stato una metafora di collaborazione, di analisi del concetto di identità nel senso più ampio e del suo rapporto con le differenze.